Il sale da cucina – il Cloruro di Sodio- rappresenta la principale fonte di sodio nell’alimentazione. Il consumo eccessivo di sale ha effetti negativi sulla salute soprattutto riguardo al rischio di malattie cardio e cerebrovascolari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) raccomanda un consumo giornaliero di sale inferiore ai 5 grammi (pari a circa 2 grammi di sodio). Vuol dire inferiore ad un cucchiaino di sale fino al giorno! Una indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato che il consumo medio di sale è tra 8,2 g /giorno e 10,6 g/giorno ben superiore quindi a quello raccomandato.
Poiché quasi l’70% del sodio che assumiamo è presente in forma nascosta negli alimenti – specialmente se si tratta di cibo confezionato-è bene prestare molta attenzione all’etichetta e limitare i prodotti da forno industriali (pane, crackers, biscotti, merendine) nonché snack,patatine e scatolame , salumi e formaggi stagionati. Il sodio in eccesso è inoltre nemico della linea: è infatti uno dei fattori responsabili della ritenzione idrica che, soprattutto nelle donne, si manifesta nelle zone predisposte all’accumulo di grasso (fianchi, addome, cosce). Cosa fare allora? Diminuire il consumo di sale , preferire alimenti freschi a quelli confezionati, innalzare i livelli di assunzione di Potassio (contenuto nelle arance, pomodori, banane , melone,patate, ma anche nei legumi e nel pesce e spezie come coriandolo, cardamomo, curcuma e zenzero) e del Magnesio (contenuto nei cereali integrali, nei carciofi, bieta e spinaci, nei legumi e nella frutta secca) ioni “antagonisti” del Sodio. Comments are closed.
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Dicembre 2022
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